Non togliete il caviale ai 70enni ma l'Erasmus agli studenti!
Oggi è stata una giornata più o meno come le altre; mi sono svegliata accanto alla mia coinquilina Belga , la mia amica statunitense Emily ed una materassa vuota perché ovviamente la mia amica Carlotta se ne era già andata a fare colazione. Reduci da una serata veramente da teenagers in cui: ci siamo ingozzate di sushi take-away, chiacchierato fino a che le nostre lingue non si sono seccate e guardato Moulin Rouge, accampate in camera mia con mille materasse ammucchiate una sull'altra, fino a che i nostri occhi non si sono chiusi.
La mattina abbiamo studiato e poi, al solito, ci siamo recate in uno dei molteplici Starbucks di Dublino (penso che ce ne siano almeno 8) .
Eh sì lo so che Starbucks è commerciale e sarei molto più "hipster" se andassi nel caffè letterario! Ma nel caffè letterario il cameriere viene ogni secondo a controllare quante gocce di caffè nella tazza ti sono rimaste per chiederti prontamente se ne vuoi un altro, mentre quando sei a Starbucks sembra di star seduto nel tuo salotto; puoi passarci anche tutto il pomeriggio a studiare, chiaccherare, fare skype senza nemmeno sentirti in colpa che qualche cliente appena arrivato voglia sedersi, visto che da quanto è grande c'è anche una stanza per fumatori!
Comunque sia, quando son tornata a casa ho fatto Skype per ben due ore e mezzo con una delle mie migliori amiche, la quale è una delle ragazze più brillanti, travolgenti ed interessanti che abbia mai conosciuto.
Si da il caso che pochi giorni fa sia uscita la notizia che i progetti Erasmus sono ad alto rischio di annullamento in Italia visto che i fondi per il progetto sembrerebbero in esaurimento.
Ora più che i fondi in esaurimento qui sembra che il governo ci stia mandando ma gli studenti!! Come è possibile che a un ragazzo brillante e capace, il quale ha sacrificato due o tre anni di studio in un'università italiana (la quale, ai giorni d'oggi, ci vuol fegato ad affrontare) venga tolta la meritata possibilità di poter concedersi una costruttiva esperienza all'estero?!
In un meeting a Bruxelles oltre a chiedere aiuti europei per il terremoto del Emilia-Romagna (aiuti poi accordati) lo stato italiano ha anche chiesto ai paesi Europei altri fondi per le borse di studio Erasmus alche Inghilterra, Germania, Svezia, Olanda e Finlandia penso che si siano sentite un po,diciamo, prese in giro (per non usare una terminologia anatomica), mettendo a rischio le borse di studio già elargite agli studenti italiani per il prossimo semestre/anno accademico.
E noi non ci sentiamo presi per le chapette (termine che di solito uso quando sono in un ambiente in cui devo controllare il mio linguaggio ma succede qualcosa per cui vorrei davvero smadonnare in Turco)?!?!
Se io medesima fossi stata una rappresentante delle nazioni suddette mi sarei veramente indignata. Come può un governo formato da deputati che ricevono 11.283,3 euro di importo lordo mensile (stipendio mensile) SENZA tutte le spese extra tra cui una tariffa telefonica mensile dell'ammontare di circa 258 euro; autista pagato, benzina pagata, viaggi aerei, ferroviari, marittimi PAGATI e da chi ovviamente?! da persone oneste che di media, se son fortunate, portano 1500 euro mensilmente a casa.
Per non parlare di tutti i vizi che i nostri poveri deputati si possono concedere gratis come: ristoranti, tribune d'onore, aereo di stato ecc. Alla fine del mese se sommiamo tutti i privilegi di cui i nostri parlamentari beneficiano mensilmente il loro stipendio ammonta a circa 40.000 euro ( stipendio ANNUALE di un parlamentare belga!) per non contare l'indennità di carica e la pensione mensile (diritto che acquisiscono dopo 35MESI al contrario dei cittadini, dopo i 35 ANNI).
Ora io non sono una politica né mai lo vorrò essere (anzi più lontana sto dalla politica italiana e meglio sto) ma dopo aver saputo che i "rappresentanti" dello stato italiano chiedono ulteriori fondi ai paesi Europei invece di sborsare un po di soldi che hanno investito in viaggi extra-lusso e ville da sogno,scusatemi tanto ma a tirare la corda dopo un po è risaputo che si strappa e come alla Finlandia e alla Gran Bretagna a me è partito l'embolo, e la parlantina!
I deputati italiani sono coloro che guadagnano di più in tutta Europa! Si parla di cifre esorbitanti, dove a confronto la Spagna con i suoi 2.813 euro per capite mensili sembra la sguattera d' Europa, ed il bello è che non siamo tanto lontani a fare la fine della Spagna, ma i nostri politici avaramente si ostentano a percepire stipendi da sceicchi arabi.
Non mi stupisco quando vedo tanti ragazzi che cercano di entrare in politica visto che una volta nella casta, ci rimani per sempre.
Ciò che mi stupisce è che mediamente coloro che sono seduti al seggiolone del potere hanno 70 anni per gamba e comunque sia, con tutti i milioni che hanno guadagnato durante la loro vita continuano a voler percepire di più, sempre di più, invece di guardare alla prossima generazione e capire che sono i giovani di oggi che governeranno il domani.
Come è possibile che qualcosa cambi se non viene data a tutti la medesima possibilità di distinguersi e trovare lavoro indipendentemente dalla condizione sociale da cui provengono, indipendentemente dalla casta?!
Andare in Erasmus non è una solo scusa per visitare un paese straniero,divertirsi, non dover rendere conto a tua madre di dove stai andando e a che ora torni,se torni.
Vivere in un paese straniero, lontano da casa,da tutti i tuoi affetti e punti di riferimento è molto di più;
Significa scoprire cosa c'è al di là di un nazione grande come una fabbrica di cereali negli States,e credetemi c'è veramente il mondo.
Significa scoprire quanto tu sia capace di sopravvivere senza mamma che ti cucina due terrine di lasagne per 20 persone ciascuna da portare nel tuo appartamentino vicino all'università,lontano massimo due ore di macchina da casa.
Significa per la prima volta sperimentare la completa solitudine e capire cosa ti sei perso in tutti questi anni, circondato e soffocato da persone che conoscevi per filo e per segno perché le vedevi ogni giorno nello stesso panificio, alla stessa ora. Assaporare il silenzio o ascoltare il rumore delle auto che sfrecciano sulla strada e l'alveare di parole che si crea intorno a te quando cammini, da solo, in una strada affollata, e sorridere, un sorriso che viene da dentro, dall'anima.
Capire di non essere solo. Finalmente sei circondato da persone che non sanno assolutamente niente di te, del tuo passato. Ed è spaventoso all'inizio pensare che non ci sia nessuno che ti ami follemente perché non sa assolutamente niente di te, ma , allo stesso tempo, è sublime quando alla fine della tua esperienza ti accorgi che sei riuscito ad entrare nel cuore di alcune persone; le stesse persone che un anno fa non avevi assolutamente idea che potessero esistere, e che oggi chiami "fratelli" e "sorelle".
Significa andare ad un ristorante e per la prima volta non sapere a memoria cosa c'è scritto sul menu e non capirci assolutamente niente, ordinare qualcosa a caso e finire con avere davanti un piatto di budella di qualche strano animale, e lo so che sembra disgustoso ma in quel momento ti sembrerà anche buonissimo.
Significa assaporare la libertà, il mondo adulto e per la prima volta : la responsabilità.
Non c'è più la tua migliore amica che ti carica in macchina e ti porta a casa, al sicuro, dopo una serata in discoteca; non c'è più tua madre che ti sveglia la mattina per andare a lezione con la colazione sul tavolo e il caffè già fatto, non c'è più il tuo ragazzo/a con cui consigliarti su tutto ciò che ti circonda o succede.
Adesso sei te e solo tu puoi prendere decisioni e giudicare cosa è meglio per te:
- è meglio fare la lavatrice subito o aspettare il fine settimana?! Quanto può rimanere sporco il bagno prima di pulirlo?! Dovrei dire alla mia coinquilina di buttare il sacchetto della spazzatura?! Sarà un'idea saggia montare nella macchina di un perfetto sconosciuto?! sembra carino ma comunque sia la mia vista potrebbe anche essere distorta dall'alcol.-
Il soggiorno estero, l'Erasmus o quel che sia, non solo è un processo di approfondimento culturale perché impari completamente la lingua del paese di destinazione (che è parte fondamentale di una cultura) ma è anche un approfondimento spirituale.
Quando vivi da solo all'estero dai molto più valore a ciò che hai, capisci quanto è importante ciò che hai lasciato e quanto è fondamentale per la tua crescita ciò che stai costruendo.
Ed è vero che l'esperienza può parere ad un occhio esterno solo festini e divertimento, ma è anche: cadute, errori e delusioni che ti aiutano a capire il tuo lato più oscuro e cercare di migliorare; cercare di aprirsi anche ai tuoi lati peggiori senza paura ma con spirito di sfida.
Vivere all'estero è una sfida!
Una sfida contro chi pensava che non ce la potessi fare, contro chi sperava di vederti tornare con la coda fra le gambe, ma prima di tutto è una sfida contro te stesso! Ed il vincitore puoi solo essere tu.
Tu soltanto sei il creatore del tuo destino, dei tuoi successi e delle tue vittorie.
Tu sei l'artefice di te stesso e confrontandoti con altre persone di diversi strati sociali e pensieri è come se ti ponessi davanti ad uno specchio, di fronte al quale solo tu decidi come vuoi essere, a cosa aspirare, chi amare, e se riesci nel tuo intento alla fine del tuo viaggio scopri di non voler essere nient'altro che TE STESSO.
Questo post è dedicato a tutti i viaggiatori, anche quelli che si possono permettere solo di viaggiare con la mente: non mollate mai, continuate a farlo! Poiché un uomo che non è curioso, che non viaggia, è un uomo morto. (Odissea)
A Eva, ed a tutti i miei amici brillanti e meritevoli di avere una borsa di studio per andare in Erasmus perché so che loro sarebbero persone che saprebbero usare la loro esperienza nel modo più giusto ed intelligente, poiché oltre a meritarsi di ricevere tanto, hanno tantissimo da offrire.
Ed infine ai nostri cari parlamentari : spero che i soldi che avete in banca siano INVERSAMENTE proporzionali alle persone che vi amano!
esempio di esemplare parlamentare italiano |
Chiara#Ulysses' Daughter
Prima di partire per Dublino, II year ( settembre 2012)..
Dopo aver soffocato un grillo (o almeno spero sia morto), compresso le ultime cose in valigia, baciato il mio amato Pepe che dorme (russa) ai piedi del letto, posso finalmente cercare di prendere sonno con l'ansia che tra tre re dovrò svegliarmi ed andare in aeroporto con le mie solite 3 valige, superare il check-in in cui, non solo dalla tensione di trasportare kg di troppo in valigia ma anche dal fatto che avrò 3 maglioni addosso più giaccone invernale; suderò talmente tanto che, si spera, perda un po di kg almeno (e non sto parlando di quelli della valigia).
Guardare gli occhi lacrimosi di mia madre mentre mi avvicino al metal detector...ogni passo è sempre una pugnalata al cuore.
Imbattermi nella depressione nostalgica che incomve ogni votla che salgo su un aereo, pensando a tutto l'amore , le certezze, la protezione che lascio.
E finalmente all'atterraggio, vedere il mare e poi quella infinita distesa di prati verde smeraldo, libertà, entusiasmo,avventure, scoperte della piccola parte di mondo che mi circonda ed ogni giorno una scoperta riguardo a me stessa, lì, sola e allo stesso tempo sempre accompagnata da chi mi ama, nel mondo (o almeno un piccolo spicchio), senza la possibilità di poter portare a casa i panni sporchi, ma la certezza di aver imparato a pulirli da sola.
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